22/09/2016
Buonasera a tutti e bentornati sul blog!
A pochissimi giorni dalla prossima recensione vi annuncio l'inizio di una serie di post in cui vi parlerò dei generi letterari più importanti dal passato fino ai giorni nostri. Quest'oggi voglio proporvi il POLIZIESCO, nonché il mio genere preferito. Con questi post potrete imparare anche qualcosina che si studia solitamente al primo anno di liceo e che quindi potrà esservi utile. Cominciamo col dire che il romanzo poliziesco si basa sulla risoluzione di un enigma, che non può essere compreso appieno dal lettore, o almeno all'inizio.
Il poliziesco ha varie caratteristiche cioè:
- si basa sulla narrazione di un crimine, che può essere un omicidio o un tentato omicidio;
- esso presenta uno schema fisso cioè: crimine-->indagine-->soluzione;
- colui che svolge le indagini è un poliziotto (L'ispettore Coliandro, Il commissario Montalbano ecc...) o un investigatore privato (Sherlock Holmes), ma può essere anche un appassionato di storie poliziesche (Don Matteo -fiction-);
- accanto a colui che viene definito il detective compare spesso un assistente (Watson in Sherlock Holmes) o un amico che svolge funzioni importanti;
- spesso il lettore si contrappone all'autore cercando di formulare delle ipotesi sul possibile assassino.
- il momento più importante del racconto giallo è lo svelamento del segreto;
- il racconto poliziesco deve essere semplice, cioè non deve "spiegare la spiegazione", la soluzione non può essere più complessa del mistero stesso;
- colui che ha commesso il reato dev'essere un personaggio familiare, il cosiddetto "insospettabile", posto sempre in primo piano.
Un po'di storia... il termine "giallo" deriva dal colore della famosa collana di racconti polizieschi inaugurata da Arnoldo Mondadori nel 1929.
Il poliziesco si divide in DETECTIVE STORY e in THRILLER:
- La detective story si basa prevalentemente sull'investigazione, sul ragionamento fatto dall'investigatore per arrivare alla soluzione, per cui non vi è molta azione e suspense;
- Il thriller si basa invece sull'azione e sulla suspense. Molto spesso, infatti, il thriller può sconfinare nell'horror, poiché ricco di dettagli macabri e cruenti.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Se proprio dovessi scegliere tra detective story e thriller sceglierei ovviamente il thriller, perché l'azione mi intriga molto e rende, secondo me, più fluida la lettura. Per me il poliziesco, giallo, noir, thriller, detective story o come volete chiamarlo, dovrebbe anche far un po'ridere, però state ben attenti, perché per ridere non intendo parti di libro COMICHE, ma UMORISTICHE, cioè: inizialmente c'è la risata, ma successivamente ciò che può far ridere comporta una riflessione, talvolta amara (come ci spiega Pirandello nel suo saggio sull'umorismo). Ma nel giallo questa risata che si trasforma in riflessione, potrebbe darci qualche indizio sulla risoluzione del caso, che inizialmente non capiamo, perché siamo presi dalla parte comica della battuta, ma successivamente, quando ci riflettiamo un po' su ci da effettivamente qualche indizio.
Detto questo spero di essere stata chiara e spero che abbiate capito ciò che ho voluto scrivere nelle considerazioni. Questa serie avrà circa 10 "puntate" e ogni mese avrete uno di questi post, naturalmente senza nulla togliere alla recensione mensile.
Io vi saluto, e come sempre mi raccomando leggete sempre, perché i libri salvano la vita!
SAVE THE DATE: 29/09/2016 nuova recensione ore 18:00, Cose che nessuno sa di A. D'Avenia!
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